Comincio da qui, con una precisazione:
“Un bar senza clienti è un bar vuoto, un centro giovani senza giovani non è niente”.
Quello del centro giovani privato a Tortona è un progetto che inseguiamo da ormai due anni. Ma perchè voler aprire un CG quando il Centro OFF ha chiuso per fallimento di presenza giovanile? Non c’era interesse? No, si era partiti da presupposti differenti. Eccoli qua: Il CG Comunale è direttamente gestito dalla Pubblica Amministrazione ed è visto come lo strumento attraverso il quale far arrivare ai giovani le politiche giovanili (dall’alto quindi). Inoltre comporta già di per se una spesa, un costo per il Comune che chiaramente, in tempo di crisi, cerca di ridurre all’osso. Ma chiaramente senza investire denaro, come è possibile creare attrattori per i giovani, se non ci sono nemmeno i soldi per le fotocopie?
Il CG privato è uno spazio gestito direttamente da un gruppo di persone che si associano e che hanno, come prima necessità, quello di riuscire ad autosostenersi economicamente attraverso una piccola attività. Pensare al soldo prima di tutto non è una cosa brutta, anzi, è il motore di tutto, visto che il gruppo dirigente avrà tutto l’interesse a creare più contenuti possibili (concerti, eventi culturali come mostre, reading, performance live, balli, ecc) per attirare pubblico. Ed ecco che nasce un circolo vistuoso in cui si genera musica, arte, cultura, si invitano nuovi soggetti (altre associazioni) così da allargare la proposta, poi si lascia sempre più spazio ad altri enti che traggono beneficio dalla collaborazione. Fai un corso di teatro? Fallo qui da noi, gratis! Organizzi una scuola di liscio per i meno giovani? Fatelo qui! Ed ecco che lo spazio si popola di tribù differenti, offerte differenti, facendo rete come sempre, partendo da zero. Altro che non ci sono i soldi!
Tutte storie? E allora guardatevi il Centro Meltin Pop di Arona, in Provincia di Novara!
In una cittadina di dimensioni simili a Tortona il “Meltin” ha 70.000 tesserati che partecipano agli eventi culturali organizzati tutte le settimane. E’ diventato ovviamente la sede di molte delle associazioni del territorio che collaborano tra loro, e come se non bastasse è anche la sede del primo incubatore d’impresa giovanile, che tanto per dare qualche dato ha generato, in cinque anni, 70 posti di lavoro per altrettanti giovani.
Insieme ad altre persone, sono due anni che ci battiamo perchè un posto come questo prenda vita a Tortona, allo Chalet Castello, ma è due anni che non si muove una foglia. Anzi… Approfittando del nostro parlare di un nuovo CG allo Chalet, il Comune ha spostato l’OFF allo Chalet convinto di poter vendere le mura del vecchio Centro. Invece nessuno le ha comprate, com’era prevedibile, e tutto è rimasto lì a prendere polvere, come al solito.
Io penso che ogni mese che passa a Tortona sia un mese sprecato e che un progetto come questo possa davvero cambiare completamente l’immagine di Tortona e renderla uno dei posti più vivi di tutta la provincia, se non di più.
Cosa ne pensate? Alla prossima robafurba!